LE PAROLE DI BENEDETTA
Per quasi due anni mi sono sentita etichettata. Ho sempre pensato che quello che stavo passando mi definisse come persona, che non fossi altro se non quello che stavo affrontando. Mi sono ripetuta tante volte di non essere altro se non un numero, se non un involucro.
Ad oggi mi piace però presentarmi diversamente: mi chiamo Benedetta, ho 22 anni, studio lingue all’università, mi piace lo sport, la musica, pratico danza, mi piace andare ai concerti e adoro gli animali. Amo il celeste, il giallo, la moda, mi piace disegnare e leggere. Per due anni però tutte queste cose si sono limitate ad una: l’anoressia nervosa.
Mi sarei presentata così un po’ di tempo fa, perché credevo fosse la prima cosa interessante di me. La mia odissea comincia intorno ad agosto 2021, quando penso che forse avrei dovuto fare qualcosa per cambiare e che da sola sarebbe stato tutto più veloce, i professionisti non facevano proprio per me.
Cominciano le prime bugie, i primi “ho già mangiato”, “ora non ho fame, magari dopo”, “non mi va, grazie lo stesso”. Tutto porta esattamente nella direzione a cui aspiravo.
Però la luna di miele non dura molto e ad un certo punto il tutto diventa più evidente e i commenti di ammirazione si trasformano in preoccupazioni. Scompare il ciclo,
scompaiono le forze, la concentrazione, lasciando il posto ad una ricerca di perfezione costante, ad una grande paura di fallire e di non essere amata.
Il tempo passa e non tutte le persone che incontro nel mio percorso mi sono di aiuto;
alcune addirittura innescano meccanismi contrari, facendo sì che il cerchio non si rompa mai. Altre invece credono in me, mi tranquillizzano, mi sostengono e mi dimostrano che anche io ho un valore. Che la mia persona va oltre i numeri, va oltre grammature e calorie, che anche io “posso”, che non devo meritarmi il cibo.
Ad oggi sono diversa da due anni fa. Oggi non sono più la persona che dice che ha già
mangiato e non sono più la persona che controlla otto volte al giorno il numero sulla
bilancia. Sto cercando giorno per giorno però di conoscere di nuovo l’anima che si trova sotto l’involucro, che per tanto tempo si è nascosta senza voler essere mai trovata, che voleva stare al sicuro. Non è facile e fa tutto parte di un percorso che non ho mai mollato e che non mollerò finché questa storia non sarà altro che una cicatrice da portare con orgoglio.
“Ogni persona che incontri sta affrontando una battaglia di cui non sai niente. Sii
gentile, sempre.”